Connubio tra scienza e natura Ispirati dalla Natura, potenziati dalla ricerca
La pelle, specchio del nostro interno, è il più importante organo emuntore del nostro organismo, chi segue buone regole di stile di vita ha sicuramente anche una pelle sana e luminosa. La pelle rappresenta uno degli organi emuntori del nostro organismo appare evidente che, per favorirne il processo di normalizzazione, è essenziale agire in primis sul metabolismo in generale e sugli eventuali disordini epatici e intestinali, che finiscono inevitabilmente per riflettersi a livello cutaneo. Se noi riequilibriamo a livello ipotalamico l’asse ormonale che regola estrogeni e testosterone, possiamo contare su una pelle luminosa, priva di acne e resistente agli insulti degli anni e del clima. L’abbondanza di frutta e verdura, o un eventuale integrazione con antiossidanti naturali può ulteriormente proteggere dall’invecchiamento rallentandone il corso naturale. L’invecchiamento cutaneo può essere prevenuto consumando cibi sani, tenendo sotto controllo le calorie, i grassi e assumendo integratori che apportino alla cute le sostanze e gli elementi necessari per ottimizzarne le funzioni fisiologiche. È bene adottare uno stile di vita corretto, mangiando a intervalli regolari, riducendo il consumo di alcool, zuccheri, grassi, eliminando il fumo ed evitando le diete troppo rigide. Un altro consiglio utile è quello di bere più abbondantemente fuori pasto, alternando acqua, tisane e centrifugati di frutta e verdura. L’idratazione profonda della pelle dipende in larga misura dall’acqua assunta con la dieta, anche attraverso gli alimenti per questo, oltre ad applicare creme idratanti, è bene introdurre nell’organismo la giusta quantità di cibi vegetali. Considerando la complessità e la molteplicità delle cause che determinano l’invecchiamento cutaneo, l’approccio dermocosmetico deve mirare a reintegrare, almeno in parte, la carenza delle principali sostanze necessarie all’organismo. Per questo si ricorre all’associazione sinergica di trattamenti topici e integratori alimentari specifici, apportando sostanze antiossidanti in grado di limitare i danni indotti dai radicali liberi. In ogni caso, per ottenere buoni risultati è bene intervenire precocemente con trattamenti preventivi, finalizzati a prolungare lo stato di giovinezza della pelle, e proseguire poi con trattamenti di mantenimento. È bene dedicare particolare attenzione alle zone del viso in cui la pelle invecchia prima, come il contorno occhi e il contorno labbra, per le quali esistono trattamenti specifici. Durante l’invecchiamento si osserva un progressivo danneggiamento delle strutture di sostegno del derma, in particolare delle fibre collagene ed elastiche, che determinano un peggioramento costante del tono e dell’elasticità della pelle, che appare più sottile e lassa. I principi attivi delle erbe medicinali possono agire per via diretta, stimolando l’attività metabolica dei fibroblasti e promuovendo la biosintesi delle fibre collagene ed elastiche oppure per via indiretta, riducendo l’attività degli enzimi responsabili della loro degradazione delle fibre. Nell’invecchiamento si osserva anche un rallentamento della microcircolazione locale, dovuta principalmente al danneggiamento della parete vasale dei capillari sanguigni, con conseguente riduzione dell’apporto di sostanze nutritizie e accumulo di tossine e prodotti di scarto del metabolismo cellulare che portano ad un cambiamento dermatologico progressivo associato a cambiamenti morfologici importanti quali perdita di elasticità, aumento delle rughe, pigmentazione irregolare, secchezza e ruvidita. L’invecchiamento della pelle e un fenomeno fisiologico inevitabile con il trascorrere dell’età e viene infatti chiamato invecchiamento cronologico oppure invecchiamento intrinseco. Ad esso si può sommare un invecchiamento estrinseco o prematuro o foto-invecchiamento quando un certo numero di fattori esterni agiscono a loro volta sulla nostra pelle. La maggior parte degli invecchiamenti precoci e causata da esposizione al sole e da altri fattori ambientali. I contaminanti ambientali, specialmente le polveri sottili derivanti principalmente da scarichi industriali e di veicoli, i metalli pesanti e i composti organici volatili, a cui siamo quotidianamente esposti, aumentano significativamente i sintomi dell’invecchiamento. L’esposizione a UV e inquinanti infatti e la principale causa di stress ossidativo per la pelle ed e un fattore di rischio importante per lo sviluppo di problemi cutanei, per esempio la formazione di rughe, compromissione della funzione barriera, lesioni e cancro. In seguito a esposizione, le molecole della pelle assorbono i raggi UV con conseguente generazione delle specie reattive dell’ossigeno (ROS). Le entità reattive dell’ossigeno esercitano un effetto dannoso sulle frazioni cellulari, comprese le pareti cellulari, le membrane lipidiche, i mitocondri, il nucleo e il DNA producendo “stress ossidativo”. Il fumo di sigaretta e un ulteriore fattore ambientale che contribuisce all’invecchiamento precoce. E in grado di indurre cambiamenti strutturali e compositivi sia nell’epidermide che nel derma simili a quelli ottenuti con l’esposizione cronica alle radiazioni UV. Sembra infatti che il fumo di sigaretta induca l’attivazione delle MMP nella stessa modalità che avviene in persone con significativa esposizione al sole. I sistemi viventi hanno la capacita di mantenere l’omeostasi dei ROS, garantendo alla pelle umana una protezione dai raggi UV attraverso un complesso sistema di difesa antiossidante che comprende due tipi di antiossidanti, endogeni ed esogeni. Gli antiossidanti endogeni vengono prodotti dal nostro corpo e si trovano nello strato epidermico, ma con l’età vengono costantemente consumati aumentando il rischio di stress ossidativo e se continuamente esposti a fattori ambientali (luce solare, smog, fumo) si esauriscono. Quando si manifesta questo squilibrio tra ossidanti e antiossidanti endogeni, gli antiossidanti esogeni sono utili per ripristinare l’equilibrio. Gli antiossidanti esogeni comprendono composti che non possono essere sintetizzati dal corpo umano. Vitamine e polifenoli, ad esempio, applicati esternamente sono componenti importanti nel mantenimento dell’omeostasi ossidativa. L’uso di fitoantiossidanti è una strategia di prevenzione essenziale contro lo stress tossicologico ambientale. I fitocomponenti attivi presenti in foglie e semi rappresentano degli antiossidanti esogeni naturali per eccellenza. Aiutano a mantenere costante l’omeostasi ossidativa cellulare, affinché l’azione dei ROS non prevalga sull’azione degli agenti antiossidanti endogeni e agiscono positivamente sul volume, sulla morbidezza e sulle rughe della pelle. Per ottimizzare i risultati, al trattamento cosmetologico può essere indicato associare l’uso di integratori specifici per migliorare l’elasticità cutanea, un’alimentazione equilibrata dal punto di vista calorico (atta a scongiurare repentine variazioni di peso) e preferibilmente una ginnastica “dolce”, meglio se associata a massaggi, allo scopo di tonificare i tessuti e migliorare il microcircolo vascolo-linfatico. Proprio per la sua azione protettiva sulla pelle e la sua capacita di migliorarne l’elasticità, stimolando la formazione di collagene, la Vitamina A rappresenta un buon rimedio per contrastare la formazione delle smagliature. Presente in natura in forma di β-carotene, poi trasformato dal nostro organismo nella preziosa vitamina, per garantirne il giusto apporto all’organismo e possibile ricorrere all’estratto di Carota (Daucus carota L.), la cui radice arancione e notoriamente ricchissima di carotenoidi e vitamine, prime fra tutte la vitamina B1 e la C. Grazie alle innegabili proprietà antiossidanti, gli estratti di carota possono incrementare la capacita di protezione naturale della pelle, ma anche favorire i processi di sviluppo e riparazione dei tessuti. La pelle ritrova così non solo morbidezza ed elasticità, ma anche maggiore forza nel contrastare gli attacchi dei radicali liberi, principali responsabili dei processi di invecchiamento della pelle. Per “idratare” la pelle dall’interno, rendendola capace di mantenere il giusto grado di idratazione, morbidezza ed elasticità, è opportuno integrare la dieta con oli vegetali ricchi di acidi grassi omega-6. Gli acidi grassi essenziali rivestono, infatti, tra gli altri, un ruolo importante a livello del trofismo cutaneo: non solo favoriscono il mantenimento del giusto grado di idratazione, ma migliorano anche il grado di elasticità e quindi la morbidezza della cute. Contro lo stress ossidativo causato dai raggi ultravioletti troviamo l’alga Haematococcus pluvialis dall’azione antiossidante (grazie alle proprietà della Astaxantina). Le erbe medicinali favoriscono il trofismo e la funzionalità della pelle, l’integrità delle membrane cellulari e contribuisce alla normale formazione del collagene. I fitocomplessi sono utili a contrastare le manifestazioni, ad esempio, dovute a sostanze allergizzanti, sono un aiuto per le articolazioni e un sostegno nella ristrutturazione di pelle, capelli e unghie, e si dimostrano utili per attenuare le infiammazioni. Aiutano a ridurre la visibilità di inestetismi cutanei di varia origine, supportare la pelle e rendersi utile in caso di condizioni patologiche cutanee. Le Proprietà antiossidanti contribuiscono ad accelerare il naturale processo di rinnovamento attenuando la formazione delle macchie cutanee legate all’età e allo stress ossidativo. Tè verde, curcuma, frutti rossi, frutta secca, semi (in particolare di lino), cereali integrali e cioccolato crudo fondente, oltre a far parte del mangiare sano, possono contribuire a fare bella la pelle, mantenendola anche più giovane grazie ad effetti antiossidanti. In generale, alla pelle fa bene un’alimentazione ricca di vitamine e antiossidanti, e più povera di carboidrati raffinati, latticini e insaccati. La pelle inoltre ha bisogno di cure diverse in base all’età. Nei giovani meglio evitare carboidrati raffinati, ridurre i latticini ed eliminare gli energy drink. In età adulta, l’ideale è una dieta ricca di vitamina E. Anche la vitamina C serve, e la si trova in kiwi, fragole, pomodori, peperoni. Ottimi anche gli Omega 3 del pesce azzurro e i carotenoidi, come carote, zucca, albicocche, e il licopene del pomodoro, che hanno un effetto di stimolo sul collagene. Per la pelle matura luteina e reaxantina proteggono la pelle esposta al sole e aiutano a prevenire le macchie: si trovano in kiwi, uva, cavoli, spinaci, zucchine. |
cute apparato emuntorio |
Cute, pelle, Epidermide, derma, ipoderma, Squame, Pomfi, Pustole, Vescicole, Eritema, Macule, Discromia, Pomfo, Papula, Bolla, Nodulo, Crosta, Erosione, Teleangectasie, Placca, Ulcera, Petecchie, Atrofia, Ecchimosi, Cicatrice, Angioma, Abrasione, Ragade, Cheratosi, lichenificazione, Atrofia, Alopecia, Impetigine, Cheratolisi puntata, Follicolite, Acne, Micosi cutanee, Dermatofitosi, Ustioni, Tegumentario, Foruncoli, Ferite, Paterecci, Verruche, Eczemi, Punture d’insetti, Calli, verruche, Herpes |
resveratrolo
una fitoalessina a struttura fenolica, in particolare uno stilbenoide, è responsabile per il cosiddetto paradosso francese. Secondo gli studiosi l’utilizzo di vino rosso insieme ai pasti principali era il fattore discriminante, e il resveratrolo, presente nei vini, sembrava un antiossidante molto promettente. Varie ricerche in vitro e su modelli animali mostravano infatti, oltre all’azione strettamente antiossidante, evidenza di attività antinfiammatoria, antitumorale e preventiva delle malattie cronico degenerative cardiometaboliche. Mostrava inoltre di allungare l’aspettativa di vita in molti modelli animali, anche se quasi sempre in organismi molto differenti dall’essere umano (funghi, nematodi, insetti), in questo modo mimando l’effetto già noto della restrizione calorica nell’allungamento della vita. Particolarmente interessante era l’ipotesi che il resveratrolo facesse parte di una più ampia classe di molecole dette xenormetiche, sintetizzate da specie primordiali per stimolare diverse risposte adattive a vari tipi di emergenza, e che l’uomo fosse in grado di “leggerle”. Interagirebbe con le proteine di regolazione dette sirtuine che coordinano gli schemi di espressione genica e funzionano da agenti riparatori emergenziali in caso di danno al DNA. Il resveratrolo “ingannerebbe” il nostro organismo inducendo il passaggio a un fenotipo emergenziale che protegge le cellule stimolando la produzione di antiossidanti, fattori neurotropi e altre proteine correlate allo stress. |
polygonum
vengono da tempo usate nella medicina tradizionale cinese e giapponese e sono conosciute per le molteplici virtù, tra cui l’azione antiossidante. Sostengono inoltre la regolare funzionalità dell’apparato cardiovascolare, favoriscono le funzioni depurative dell’organismo e il drenaggio dei liquidi corporei. L’effetto tonico è di utilità per contrastare situazioni di stanchezza fisica e mentale sia nell’uomo che nella donna. Può essere utilizzato sia dalla donna in menopausa che dalla donna in età fertile per favorire la regolarità del ciclo mestruale L’azione antiossidante dell’estratto di polygonum titolato in resveratrolo invece contrasta i radicali liberi e ha un’azione tonica, utile anche in caso di stanchezza fisica e mentale Polygonum è utile per: squilibri metabolici (da stasi epatica e intestinale) e in presenza di senso di affaticamento generale; inquietudine, ansia, palpitazioni; dissonnie o insonnie con senso di stanchezza ma irrequietudine e fastidio intestinale |
oli vegetali
È possibile ottenere ottimi risultati ricorrendo a oli vegetali dotati di azione emolliente e caratterizzati da una specifica azione elasticizzante cutanea come quello di semi di lino (Limnantes alba), quello di Germe di Grano (Triticum ae stivum L.) e quello di Mandorle dolci, da sempre impiegato per la prevenzione delle smagliature possiede un elevato potere emolliente e lubrificante che rende la pelle liscia e morbida al tatto. Ricco di acidi grassi polinsaturi rappresentati soprattutto da acido oleico (62-86%), acido linoleico (20-30%) e in minor misura da acido palmitico (4-9%), stearico, laurico e miristico. Altamente eudermico, non comedogenico, ricco in vitamina E, B e minerali, ma soprattutto poco untuoso, grazie alla sua dermoaffinità viene facilmente assorbito dalla cute e rende la pelle più morbida e resistente allo stiramento, così da esercitare un’azione preventiva nei confronti della comparsa delle rughe. l’olio di Rosa mosqueta Capace di riparare in profondità, nella composizione di quest’olio spiccano due acidi grassi polinsaturi essenziali: l’acido linoleico (45%) e l’acido alfalinolenico (35%), responsabili dei suoi effetti cosmetico-dermatologici, per il loro ruolo essenziale nei processi di rigenerazione delle membrane cellulari e quindi nel rinnovamento dei tessuti. Notevole concentrazione di antiossidanti naturali, quali tocoferolo, carotenoidi e numerosi fitosteroli. L’efficace azione rigenerante dell’acido trans-retinoico presente si somma in quest’olio alle preziose proprietà degli acidi grassi essenziali. L’insieme di tali princìpi attivi conferisce a quest’olio la capacità di favorire il mantenimento della funzionalità cellulare e dei meccanismi di difesa della pelle, stimolando così la rigenerazione dei tessuti. L’olio di Rosa mosqueta risulta quindi efficace nel favorire un’ottimale cicatrizzazione, prevenire la formazione di rughe e ridurne l’evidenza, grazie alla sua capacità di uniformare l’incarnato, lenendo anche eventuali arrossamenti e irritazioni. Per rigenerare la cute grazie alle frazioni insaponificabili dell’olio di Avocado : particolarmente ricco di acidi grassi, Gli acidi grassi (gliceridi dell’acido oleico, linoleico, palmitico e palmitoleico) conferiscono a quest’olio le sue ben note proprietà nutrienti e restitutive; inoltre, per le caratteristiche eudermiche e sebosimili l’olio di avocado viene facilmente assorbito dalla pelle. Ricca di tocoferoli, vitamine liposolubili, fitosteroli e una classe specifica di composti chiamate avocatine, la frazione insaponificabile (2-12%) è caratterizzata da una specifica azione di stimolo del turnover epidermico. In particolare le avocatine svolgono funzione inibente nei confronti della collagenasi, un enzima proteolitico capace di distruggere le fibre di collagene. Nel complesso si ottiene, quindi, un’azione di stimolo del rinnovamento cutaneo, aumento del grado di idratazione e dell’elasticità della pelle. Significativa nell’ambito della frazione insaponificabile anche la presenza di carotenoidi (precursori della Vit. A) fondamentale per il metabolismo del derma e dell’epidermide, e tocoferoli (Vit.E) la cui attività antiossidante contribuisce a svolgere un’azione protettiva anche a livello del microcircolo sottocutaneo. |
centella
capacità di favorire la riparazione del derma stimolando l’attività biosintetica dei fibroblasti e inducendo di conseguenza la neoproduzione di collagene ed elastina, uno spiccato tropismo nei confronti del tessuto connettivo di cui modula e normalizza lo sviluppo. Senza dubbio i princìpi attivi più interessanti della Centella sono riuniti nella frazione triterpenica, rappresentata dagli asiaticosidi e dai loro isomeri. Il singolare tropismo dei princìpi attivi della droga nei confronti del tessuto connettivo comporta una marcata stimolazione del reticolo endoteliale, con stimolo dell’attività dei fibroblasti e della produzione della sostanza fondamentale amorfa costituita dai glucosaminoglicani. In particolare, l’azione di stimolo nei confronti dei fibroblasti si traduce nella produzione di collagene nativo, con l’effetto di migliorare l’impalcatura connettivaledel derma massimizzando la sua capacità di trattenere acqua. In termini cosmetici il risultato è una pelle turgida ed elastica, accanto a un’accelerazione dei processi di cicatrizzazione a livello di epidermide e derma. Ciò significa che gli estratti della pianta possono contribuire a normalizzare tutti quei fenomeni, come ad esempio le rughe, che sono conseguenti a una rottura dell’omeostasi del tessuto connettivo. L’azione della Centella favorisce, inoltre, il mantenimento del tono e dell’elasticità della parete vascolare venosa contrastando l’eccessiva permeabilità endoteliale e ripristina il normale equilibrio tra circolazione capillare e trofismo cellulare. Le sue peculiarità fanno della Centella un elemento importante nella formulazione di prodotti cosmetici non solo per la cellulite e l’insufficienza venosa, ma anche per la prevenzione delle rughe e del rilassamento cutaneo. L’utilizzo più diffuso della Centella è il miglioramento del processo di cicatriziale delle ferite cutanee, soprattutto quando connesse a una patologia di origine vascolare. Il miglioramento del trofismo vascolo-connettivale è stato dimostrato nelle piaghe chirurgiche, ustioni leggere e nelle ulcere venose. L’efficacia è stata dimostrata nelle applicazioni topiche e anche nella somministrazione dell’estratto secco titolato nei suoi derivati triterpenici (FTTCA) (Sangiorgi et al., 2007). Gli studi ai quali i testi e le review fanno riferimento sono datati e non è facile trovare in letteratura ricerche scientifiche recenti di buona qualità, come si può desumere da una completa review del 2010 reperibile in open access (Gohil KJ, 2010). |
vitamina D
Enzimi metabolizzatori della vitamina D e suoi recettori (VDR) sono presenti in molte cellule, comprese le cellule T, B, monociti e cellule presentanti l’antigene (APC). Questo spiega come la vitamina D interagisca con l’immunità naturale (innata) e acquisita. Il sistema immunitario innato, composto soprattutto da fagociti (monociti e macrofagi) e cellule NK, è la prima linea difensiva (aspecifica) dell’organismo. Un meccanismo classico di difesa, ad esempio da invasione di Mycobacterium tubercolosis, vede il riconoscimento dell’invasore tramite recettori toll-like che porta a una segnalazione per l’espressione di recettori per la vitamina D, che a loro volta inducono la produzione di varie difensine, quale la catelicidina e, grazie anche alla produzione di NF-kB tramite l’attivazione dell’IL-1, della difensina 2 (DEFB). |
bardana
azione elettiva sulla cute, un rimedio di prima scelta: utilizzata per la cura di numerose dermatopatie, azione depurativa e disintossicante, capace di stimolare la secrezione epatobiliare e la diuresi. Oltre a stimolare l’eliminazione delle tossine, grazie ai suoi polisaccaridi (inulina) favorisce la funzionalità del sistema immunitario ed esercita una leggera attività antinfiammatoria. acidi caffeilchinici (acido caffeico e clorogenico): oltre a proteggere il collagene cutaneo da diversi tipi di alterazioni, causate soprattutto da raggi solari e UVA, queste sostanze hanno evidenziato la capacità di inibire la ialuronidasi, un enzima responsabile di molti dei danni ai tessuti osservabili in caso di acne e dermatite seborroica. Grazie infine alla stimolazione delle ghiandole sudorifere viene favorita l’eliminazione dei residui della degenerazione cutanea che determinano la formazione dei punti neri e dei comedoni. Le radici di questa pianta contengono, inoltre, notevoli quantità di inulina (25-45% circa) e mucillagini, alle quali sono legate l’azione emolliente e lenitiva, un olio essenziale e un principio amaro a struttura germacranolide (arctiopicrina) dalle proprietà antibatteriche e antifungine. |
astaxantina
il più potente antiossidante naturale, con attività nel prevenire la perossidazione degli acidi grassi 500 volte superiore a quella promossa dalla vitamina E. é un carotene, pertanto una provitamina A; si tratta quindi di un elemento lipofilo, ovvero di un principio attivo che si diffonde efficacemente soprattutto nei tessuti ad alta concentrazione grassa: tessuto adiposo, sistema nervoso centrale, sistema tegumentario (pelle), polmone. In virtù del suo potere antiossidante, l’astaxantina risulta anche una molecola in grado di ridurre o annullare le manifestazioni cliniche della fotosensibilità. Queste sono simili ad “intense scottature solari” e rappresentano alterazioni cutanee caratterizzate da eritema, edema, papule, reazioni orticarioidi (prurito) associate a vescicole nelle zone più esposte (apice dell’orecchio, naso, guance, nuca, avambracci e dorso delle mani); più raramente, la reazione di fotosensibilità si estende a tutto il corpo. Aumenta la forza e la resistenza, rinforza il sistema immunitario e la sua particolare struttura molecolare le permette di intercettare le molecole instabili come i radicali liberi, proteggendo i lipidi dalla perossidazione e riducendo il danno ossidativo del colesterolo LDL, delle membrane cellulari e mitocondriali |
ginkgo biloba
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), European Scientific Cooperative on Phytotherapy (ESCOP) e Commissione E della Sanità tedesca riconoscono l’impiego della pianta nel trattamento delle forme di demenza di origine vascolare o degenerativa (morbo di Alzheirmer) caratterizzate da turbe psicocomportamentali, quali perdita della memoria, disturbi dell’attenzione, umore depresso, ecc.. Gli studi concordano nel riconoscerne l’efficacia nel ritardare la progressione e nel migliorare i sintomi legati ad una demenza vascolare o degenerativa (AD e MCI ). Le preparazioni sono utilizzate vantaggiosamente anche nelle sequele da ictus, negli acufeni, nelle sindromi vertiginose, nella cefalea e nelle arteriopatie obliteranti degli arti inferiori, ove si ha un’attenuazione importante del dolore. Attualmente numerosi studi sostengono l’efficacia nel trattamento dei disordini vascolari periferici, quali il claudicatio intermittens e la sindrome del Raynaud. Il Ginkgo biloba viene segnalato inoltre come medicamento ad azione venolinfatica e proctologica. |
bromelina
La bromelina ha mostrato in due studi di essere utile in caso di dolore al ginocchio. Nel primo riduce dolore e rigidità, e migliorano la funzionalità del ginocchio dolorante in pazienti sani . Nel secondo un estratto combinato con tripsina e rutina (Phlogenzym) è risultato comparabile al diclofenac per ridurre il dolore dell’osteoartrite al ginocchio. |
carciofo
regolatore del flusso biliare, si rende prezioso nelle turbe epato-biliari ove può alleviare la sintomatologia: cattiva digestione, cefalea, stipsi, astenia, difficoltà di concentrazione ecc. Manifesta inoltre un’importante e documentata attività antiepatotossica. Il Carciofo è un rimedio da sempre utilizzato nella medicina tradizionale mediterranea come regolatore dell’attività gastrointestinale, digestivo, eupeptico e drenante epato-renale di grande importanza. Il suo utilizzo nella terapia del colon irritabile trova fondamento nelle sue proprietà di regolazione della motilità gastrointestinale mediate dalle proprietà del fitocomplesso in toto più che dalle sole molecole attive (quale la cinarina). |
borragine
è particolarmente ricco di acidi polinsaturi essenziali, tra cui l’acido gamma-linolenico e l’acido linoleico. Per il suo elevato contenuto di acido gamma-linolenico, l’olio di borragine può avere un ruolo importante nel processo di rigenerazione dei tessuti e nello specifico della cute. Utilizzato regolarmente sotto forma di perle da assumere per via interna e in applicazioni sulla pelle (in creme, oli medicinali, ecc.), può, quindi, essere un rimedio utile per contrastare le smagliature in fase iniziale e ridurre la visibilità di quelle già formate. |
cumino nero
Uno studio clinico, randomizzato, controllato, in doppio cieco, su eczema delle mani in 60 soggetti di 18-60 anni di età ha comparato l’uso di olio di cumino nero SNS, Betametasone ed Eucerin. L’olio di SNS sembra avere la stessa efficacia del Betametasone (superiore a Eucerin) nel migliorare la qualità della vita dei pazienti e la gravità dell’eczema (Yousefi et al. 2013). In uno studio clinico randomizzato controllato con placebo, l’olio di cumino nero SNS applicato nelle zone doloranti (due volte al giorno per due mesi, 51 pazienti) è stato comparato con diclofenac topico (due volte al giorno, 53 pazienti) e placebo. L’olio di SNS appare sicuro, più efficace del placebo e con efficacia comparabile al diclofenac (Huseini et al. 2016). |
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